Canile
I canili sono, nell’immaginario collettivo, strutture in cui i cani soffrono necessariamente. Senza negare che esistano canili sovraffollati, strutture fatiscenti e che talvolta ci siano situazioni che spezzano davvero il cuore, oggi sono tantissime le realtà dove i cani vengono accuditi e seguiti sotto ogni punto di vista (sanitario, alimentare, educativo).
Nei canili in cui lavoro (e in cui ho lavorato) ogni cane è conosciuto in tutte le sue sfumature. L’obiettivo che mi pongo è quello innanzitutto di migliorare le sue condizioni di vita nella struttura e di far vivere, se possibile, quelle esperienze che potrà incontrare anche fuori dal canile una volta che sarà adottato. Abituarlo al guinzaglio, ai luoghi chiusi, fargli conoscere l’automobile, portarlo in centro urbano, farlo socializzare con cani e persone, sono solo alcune delle attività che svolgo con i vari ospiti.
Il canile, quindi, deve essere una seconda opportunità per chi, per un motivo o per un altro, si è trovato a non avere una propria casa e una propria famiglia. Il tempo lì trascorso deve essere utilizzato per crescere, migliorarsi e apprendere in attesa che capiti una seconda occasione.
Alle persone desiderose di adottare un animale offro un servizio di indirizzamento nella scelta del loro compagno di vita. Si eviteranno così rinunce di proprietà o abbandoni dovuti a un’incompatibilità tra umano e cane. La fase dell’adozione è, infatti, quella più delicata poiché devo individuare il cane adatto a quella famiglia, in base alle caratteristiche dell’animale e allo stile di vita delle persone.
Vedere la nascita e la crescita di questi rapporti, soprattutto con cani adulti che imparano nuovamente, o per la prima volta, ad affidarsi a qualcuno, è la cosa più gratificante del mio lavoro!